venerdì 24 novembre 2006

Microsoft beffa Linux! Storico accordo con SuSe

Microsoft sta utilizzando l'accordo con Novell, nato per altri scopi, per minacciare chi utilizzi distribuzioni Linux non Suse di essere denunciato per violazione di brevetto.

Per evitare una lunga battaglia legale con Microsoft, gli utenti di Linux potrebbero essere spinti quindi a passare a Suse e abbandonare Red Hat o altre distribuzioni, che non hanno accordi con Microsoft.

In sostanza si tratta di una situazione particolarmente delicata, sostengono i fautori del software libero dal momento che, come ha dichiarato Eban Moglen, professore della Columbia Law School e direttore fondatore del Software Freedom Law Center a New York, "o i clienti abbandonano il software Red Hat per Novell, un programma protetto e sicuro, o Red Hat sarà costretto a stringere un accordo simile con Microsoft".

A ciò si aggiunge anche la querelle verbale tra Microsoft e Novell, che poco di buono lascia presagire per il futuro.

Steve Ballmer, CEO di Microsoft, in un intervento ha infatti dichiarato che "chiunque abbia Linux oggi nei propri data center ha una sorta di responsabilità di bilancio non palese. Se un cliente viene da noi e ci chiede: Ho una qualche responsabilità per l'uso dei vostri brevetti? La risposta direi che è sì, se si usa Linux non-SUSE", ovvero Linux non prodotto da Novell.

In parole povere e chiare: chi non usa Microsoft o il Linux distribuito da Novell può essere denunciato per violazione di brevetto.

A queste parole ha replicato la stessa Novell, che ricordo basa tutti i suoi proventi sul software open source, che nella Lettera aperta da Novell alla comunità ha scritto: "noi non concordiamo con recenti dichiarazioni di Microsoft sul fronte di Linux e brevetti. Ed è importante rilevare che il nostro accordo con Microsoft non rappresenta in alcun modo il riconoscimento che Linux viola una qualsiasi proprietà intellettuale di Microsoft".

A questo punto Microsoft ha ribadito il concetto in una nota: "Microsoft e Novell accettano di non essere d'accordo sul fatto che certe offerte open source possano violare brevetti Microsoft e sul fatto che certe offerte Microsoft possano violare brevetti Novell. L'accordo tra le due aziende consiste in una soluzione possibile di questi problemi per i clienti, e non richiede un accordo tra le due società sul fronte delle violazioni".

Aggiungendo che "noi in Microsoft rispettiamo il punto di vista di Novell sulla questione brevetti, anche se con rispetto abbiamo una posizione diversa. Novell dice assolutamente il vero spiegando di non aver ammesso o reso noto alcun problema di brevetto nell'adottare l'accordo di collaborazione sui brevetti. In Microsoft abbiamo svolto le nostre analisi sul portfolio brevetti e abbiamo concluso che era importante creare una protezione di brevetto per i clienti di questi prodotti. Siamo gratificati che una soluzione di questo tipo sia stata adottata".

Pare dunque che lo scopo primario di Microsoft fosse proprio quello di utilizzare questo accordo come arma contro chi utilizzi Linux non distribuito da Novell.

Intanto cresce l'ira della comunità open source che sta lavorando sull'aggiornamento della licenza per garantire che nessuno sia perseguibile.

Per molti amanti del pinguino Microsoft ha giocato sporco.